Gli italiani amano le proprie case e sicuramente il mattone rimane uno degli investimenti a lungo termine, più sicuri e apprezzati. Infatti, ben oltre il 70% della popolazione italiana vive in case di proprietà, una percentuale decisamente più alta rispetto ad altri paesi europei come la Svezia e l’Olanda, dove i proprietari di case superano di poco il 50%. Il fatto di avere un attaccamento, non solo economico ma anche emotivo alla propria abitazione, porta gli italiani ad investire nel mercato immobiliare in modo significativo, cercando di migliorare la vivibilità delle proprie case, l’efficienza energetica e la sostenibilità degli edifici attraverso un utilizzo sempre più importante di soluzioni di bioedilizia e a impatto architettonico zero.
Le strutture realizzate in bioedilizia offrono notevoli vantaggi, sia dal punto di vista della salute degli occupanti sia per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse idriche ed energetiche, ma non sono ancora così diffuse su tutto il territorio nazionale, perché la rete di professionisti altamente specializzati e i costi elevati per la realizzazione degli edifici non hanno ancora permesso un vero consolidamento e sviluppo di questo tipo di mercato. Tuttavia, le persone sono sempre più sensibili e interessate ai temi della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale, perciò qualcosa si sta già muovendo e presto le costruzioni eco-sostenibili diventeranno una realtà molto più presente e tangibile sia nelle grandi città sia nei piccoli centri urbani.
Con il termine bioedilizia si intende una serie complessa e articolata di tecniche, utilizzate per costruire o ristrutturare gli edifici, che tengono conto in primo luogo del possibile impatto ambientale sul territorio circostante, sulle risorse energetiche e idriche, e sulla salute e il comfort di chi vivrà all’interno della struttura.
Innanzitutto, è fondamentale scegliere materiali naturali che abbiano un ridottissimo impatto ambientale, ma un’alta efficienza dal punto di vista dell’isolamento termico dell’abitazione. Tra i più utilizzati ci sono il legno, la paglia, il sughero, la lana di roccia, le fibre di canapa, il bambù, la cellulosa e l’argilla espansa, che possiedono un alto potere isolante, senza avere un effetto negativo sull’ambiente. Si tratta di materiali provenienti da fonti rinnovabili o dal riciclo di materie prime, non tossici, il cui eventuale smaltimento non provoca danni all’ecosistema.
Nella progettazione degli edifici in bioedilizia e a impatto architettonico zero, è importante anche massimizzare l’esposizione alla luce naturale, attraverso un corretto orientamento dell’edificio e delle finestre, oltre a un costante ricircolo dell’aria con una buona ventilazione controllata.
Inoltre, è necessario tenere conto che gli edifici in bioedilizia hanno un ciclo di vita che va dalla loro costruzione alla loro demolizione. Pertanto, già in fase di progettazione, va tenuta in considerazione l’intera esistenza dell’edificio e va posta una particolare attenzione all’impatto ambientale in tutte le sue fasi.
Infine, per raggiungere la piena efficienza è indispensabile valutare in modo dettagliato il fabbisogno energetico e il riscaldamento dell’abitazione per ridurlo al massimo e migliorarlo il più possibile, attraverso impianti e soluzioni altamente tecnologiche che sfruttano i più avanzati sistemi di domotica, intelligenza artificiale e Internet of Things.
Attualmente, le tecniche costruttive più utilizzate nel campo della bioedilizia sono la casa passiva e il cosiddetto Zero Net Building. Entrambe si pongono l’obiettivo di realizzare case ed edifici ad altissima efficienza energetica, valutando le fonti dei consumi, in particolare per la fornitura elettrica e il riscaldamento.
Il concetto di casa passiva si è sviluppato alla fine degli anni Settanta e sono edifici che riescono a coprire la maggior parte del proprio fabbisogno energetico per il proprio riscaldamento e raffrescamento interno, ricorrendo ad apporti passivi come l’irraggiamento solare prodotto dalle finestre e il calore generato internamente dall’utilizzo degli elettrodomestici o dagli abitanti stessi, in modo da compensare la normale dispersione della struttura nei mesi più freddi. Inoltre, nella costruzione delle case passive ci si avvale di materiali ad alta capacità termica, in grado di creare “masse di accumulo termico”, ricorrendo a prodotti tradizionali o di nuova concezione. Queste abitazioni sono diffuse soprattutto in paesi dal clima rigido e nel Nord Europa, ma anche negli stati più freddi degli Stati Uniti.
Gli Zero Net Building sono di più recente concezione e sono edifici per i quali il bilancio tra energia prodotta e consumata è pari allo zero. Necessitano quindi di una progettazione molto accurata e ben integrata, che tenga conto delle dispersioni e dei guadagni di calore, attraverso la realizzazione di involucri esterni altamente isolanti, lo studio dell’orientamento dell’edificio e la possibilità di ricavare energia da fonti rinnovabili, oltre che da sistemi passivi di riscaldamento e raffrescamento.
Nel frattempo, si stanno studiando sistemi sempre più intelligenti, tecnologici e innovativi per migliorare le abitazioni e renderle sempre più efficienti e a impatto zero. Sicuramente, nei prossimi anni avrà un peso sempre più importante la Internet Of Things, che non solo gestirà televisori ed elettrodomestici, ma si occuperà dell’intera casa in tutti i suoi aspetti, dagli impianti di illuminazione a quelli del riscaldamento, regolando la temperatura e il consumo di energia elettrica in base alle effettive necessità, riducendo gli sprechi.
Inoltre, si stanno già studiando in laboratorio nuovi materiali trasparenti in grado di accumulare l’energia solare per trasformarla in risorsa utile per il funzionamento della casa stessa o accumulatori che permettano di ottimizzare i propri consumi, creando una riserva di energia da utilizzare quando necessario e raggiungendo un’autonomia che può arrivare fino al 75%.
La bioedilizia è davvero l’architettura del futuro, utile per un mondo più sano, pulito e sostenibile da consegnare alle future generazioni.
Le strutture ricettive presenti nei cofanetti EquoTube sono selezionate in base a criteri di sostenibilità anche dal punto di vista strutturale. L’efficienza energetica e l’attenzione nella riduzione dell’impatto ambientale sono requisiti molto importanti di cui si tiene conto in fase di selezione, per offrire ai nostri clienti ambienti sempre sani e sostenibili.
L’Agriturismo Cascina Gervasoni, all’interno del cofanetto Soggiorno Responsabile, è uno degli esempi più significativi di edificio ristrutturato secondo i principi della bioedilizia. Si tratta di un antico casolare rurale recuperato utilizzando materiali locali, in cui sono però presenti anche un avanzato impianto di fitodepurazione, un impianto fotovoltaico e un impianto di riduzione della pressione dell’acqua, molto efficienti per il contenimento dei consumi e per un utilizzo più razionale delle risorse idriche ed energetiche.
In Toscana, si può invece soggiornare nella meravigliosa Locanda del Viandante ad Anghiari, contenuta nel pacchetto EcoVacanze da Oscar. Questa struttura è un incantevole B&B immerso nella campagna toscana con un bellissimo panorama sul Parco dei Monti Rognosi. L’intera struttura è stata rinnovata con tecniche di bioedilizia, nel rispetto dell’ambiente e con una particolare attenzione all’efficienza energetica.
Infine, al Casale Civetta, incluso nell’idea regalo Italia da Scoprire, si può vivere un’esperienza unica e suggestiva tra il mare e le splendide colline marchigiane. La struttura è stata progettata e realizzata in bioedilizia con una particolare cura per la salvaguardia delle risorse e dell’ambiente circostante.
Con EquoTube la tua vacanza è sempre sostenibile e a ridotto impatto ambientale!