Il gusto del miele: sempre diverso ad ogni stagione

Il miele è un alimento buono e sano, ma quante varietà se ne possono assaggiare? Praticamente infinite, perché le variabili che influiscono sulla produzione sono tantissime e variano di stagione in stagione. Si può tranquillamente affermare che ogni miele è un prodotto unico, che si differenzia per gusto, aroma e proprietà organolettiche.

L’Italia è uno dei maggiori produttori a livello internazionale e detiene il record mondiale per varietà di mieli prodotti. Infatti, se ne contano più di 50 tipologie diverse che variano da territorio a territorio. Una vera esplosione di sapori e colori, che raccontano la biodiversità e le infinite sfumature del nostro ambiente naturale.

Ogni miele è unico e speciale

Come tutti i prodotti naturali, non esiste un miele esattamente uguale a un altro, ma ognuno possiede caratteristiche uniche e inimitabili. I fattori che influiscono maggiormente sulla produzione sono innanzitutto geografici, come ad esempio l’altitudine e la conformazione del territorio, ma anche la stagione e le diverse specie di fiori e piante da cui le api traggono il polline.

Per quanto riguarda l’aroma, bisogna tenere conto del fatto che le api prelevano il nettare sempre da diverse tipologie di fiori, anche se può esserci una prevalenza di specie vegetali in un determinato territorio e periodo dell’anno. Ciò che può contraddistinguere un miele da un altro, è la maggiore presenza di una particolare fioritura in un determinato momento, per cui si avranno il miele d’acacia in primavera, di agrumi in estate o di castagno in autunno.

La derivazione floreale determina anche la consistenza e il colore del miele, che può essere più o meno denso e che può andare dal colore chiaro e cristallino dell’acacia fino al marrone intenso del miele di castagno.

Infine, la provenienza del polline determina le caratteristiche organolettiche del miele, che può essere estremamente dolce o leggermente amarognolo, come nel caso dei mieli di castagno, di salvia o di rosmarino.

Dal millefiori al castagno, a ogni miele il suo sapore

Elencare tutte le infinite tipologie di miele presenti sul mercato e prodotte dalle api è praticamente impossibile. Ve ne presentiamo alcune tra le più diffuse e apprezzate, in modo da poter scegliere il miele più giusto per ogni esigenza.

  • Il miele millefiori è sicuramente il più diffuso e utilizzato sia come dolcificante sia in cucina per preparare dolci e piatti prelibati. Solitamente viene prodotto da marzo a luglio e ogni vasetto è una miscela unica di profumi, sapori e consistenze. Infatti, deriva dal nettare di una moltitudine di fiori diversi che crescono in territori molto variegati, dalla montagna alla pianura. Inoltre, il periodo di raccolta è piuttosto lungo e il cambiamento delle temperature, influisce molto sul gusto e la colorazione del miele: a inizio primavera il millefiori è più chiaro, ha un gusto delicato e si cristallizza in poco tempo, mentre quello prodotto nel periodo estivo è più scuro, ha un retrogusto leggermente amarognolo, ma tende a rimanere più cremoso e si cristallizza più lentamente. Di solito, viene utilizzato per dolcificare le bevande al posto dello zucchero, ma anche sulle fette biscottate o nella preparazione dei dolci. Si accompagna bene anche ai formaggi, alla frutta e alle insalate.
  • Il miele d’acacia, o di robinia, è tra i più apprezzati e, pur essendo tipico delle zone prealpine, viene prodotto in tutta Italia. Ha un colore leggermente ambrato e mantiene a lungo la sua consistenza liquida e setosa, perché, contenendo molto più fruttosio rispetto ad altri mieli, cristallizza molto difficilmente. Il suo aroma è delicato, dolce e fruttato, ideale per sostituire lo zucchero, poiché non altera il sapore di cibi e bevande. In cucina viene utilizzato come accompagnamento per formaggi saporiti, come il Gorgonzola, il Pecorino o il Provolone, ed è perfetto con la frutta fresca di stagione. Viene anche utilizzato come ingrediente nella spongarda, un dolce tipico del cremonese, a base di frutta secca e spezie. Il miele d’acacia è perfetto per regolare l’intestino.
  • Il miele di tiglio viene raccolto principalmente nei mesi estivi ed è tipico delle zone alpine, dove queste piante sono molto diffuse. Ha un colore molto chiaro e trasparente, giallo tendente al verde, ma spesso viene venduto allo stato solido e assume una colorazione bianco-avorio. Ha un profumo dolce e intenso, che ricorda la menta, ed è ideale per addolcire le tisane, specie se balsamiche, ma anche come accompagnamento per pietanze salate e a base di pesce o per preparare gustose salse agrodolci. Si abbina perfettamente anche alla frutta secca e ai formaggi molto saporiti e stagionati, come ad esempio il pecorino o il parmigiano. Il miele di tiglio è ideale come sedativo del sistema nervoso ed aiuta a digerire.
  • Il miele di agrumi viene prodotto prevalentemente nelle regioni dell’Italia meridionale ed è particolarmente apprezzato per il suo profumo inconfondibile, che deriva in prevalenza dalla combinazione di nettare di bergamotto, mandarino, arancio, limone e cedro. Cristallizza molto facilmente e in poco tempo, assumendo un colore che va dal bianco al beige e con una consistenza sabbiosa, data da cristalli di dimensioni piuttosto grandi. Ha un profumo fruttato e floreale, mentre il sapore è leggermente acidulo. È ottimo da abbinare a formaggi come mozzarella, scamorza o caciocavallo, ma anche per accompagnare piatti di pesce, per dolcificare le bevande, nei dolci e sulla panna montata.
  • La melata, o miele di bosco, è uno dei pochi mieli prodotti dalle api senza l’utilizzo del polline. Le api raccolgono un fluido viscoso secreto da alcuni piccoli insetti, come afidi e coccinelle, che una volta digerita la linfa delle piante, lo espellono, lasciandolo sulla corteccia degli alberi o sulle piante. Le api raccolgono la melata, soprattutto nei periodi in cui il nettare è scarso, e la trasformano in un miele dal colore scuro e dalla consistenza vischiosa. Il sapore è molto intenso ed è ricco di nutrienti, oltre ad avere proprietà antisettiche e antinfiammatorie. In Italia non è molto diffuso, ma in passato ha giocato un ruolo importante per la sopravvivenza di molte popolazioni, soprattutto nelle zone più aride e desertiche.
  • Il miele di castagno viene prodotto dai fiori del castagno che sbocciano in estate. È il tipico miele dell’autunno, infatti viene raccolto fino a ottobre, in particolare nell’arco alpino e sugli appennini, dove abbondano i castagneti. Ha un colore scuro, tendente al nero, e rimane a lungo liquido e viscoso. Il sapore è deciso, quasi amaro e ha un profumo intenso e penetrante. Di solito, viene utilizzato come ingrediente di torte e biscotti oppure in abbinamento a formaggi stagionati e carni arrosto, sia di maiale sia bianche. Il miele di castagno ha un effetto astringente, oltre ad avere proprietà antispasmodiche.

 

Consumare miele è importante, non solo per un’alimentazione sana, ma anche per favorire la biodiversità e salvaguardare la vita delle api nei nostri territori.

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