La Via Degli Dei è un meraviglioso percorso che unisce Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze, attraversando l’Appennino Tosco- Emiliano. Si chiama Via degli Dei, perché l’itinerario attraversa località e montagne che ancora oggi conservano i nomi di antiche divinità romane, come Monte Adone, Monzuno, ovvero Mons Iovis (Monte Giove), Monte Venere e Monte Luario che deriva da Lua, dea romana dell’espiazione.
Il tragitto è lungo 130 chilometri e, soprattutto negli ultimi anni, è diventato una vera attrattiva turistica per gli amanti del turismo lento, del trekking e dei percorsi a contatto con la natura. A piedi richiede circa 4-6 giorni per essere completato, mentre in mountain bike si può raggiungere Firenze anche in un paio di giorni. Si tratta comunque di un percorso lungo e impegnativo, che non va sottovalutato, ma che può regalare momenti davvero entusiasmanti e paesaggi sicuramente indimenticabili.
Questo cammino è stato una via di comunicazione molto importante sin dal tempo degli Etruschi che per circa quattro secoli lo utilizzarono per raggiungere Felsina, l’odierna Bologna, per motivi commerciali e per affermare il proprio dominio sul territorio dell’Appennino e della Pianura Padana.
Successivamente, i Romani conquistarono Felsina e nel 189 a.C. fondarono la colonia di Bononia. Di conseguenza, nacque la necessità di creare un collegamento diretto e rapido tra Roma e i territori appenninici, pertanto nel 187 a.C. iniziò la costruzione di una nuova strada, denominata Flaminia Militare, in onore del console Caio Flaminio.
Il tracciato della strada romana continuò ad essere utilizzato dai viandanti in epoca medievale, anche se in alcuni casi, il lastricato venne sommerso dalla vegetazione e divenne un sentiero o una mulattiera da percorrere a piedi o a cavallo.
Negli anni Ottanta del secolo scorso, un gruppo di escursionisti del CAI di Bologna decise di ripercorrere la Via degli Dei, riscoprendo gli antichi tracciati e sentieri storici. L’area dell’Appennino è stata anche teatro di eventi tragici durante la Seconda Guerra Mondiale e per molti aspetti è un territorio affascinante ancora tutto da scoprire.
Grazie alla promozione della Via degli Dei e al nuovo interesse dei viaggiatori per il turismo lento, sostenibile e di prossimità, molti piccoli paesi dell’Appennino, fino a qualche anno fa destinati all’abbandono, stanno rinascendo con nuove opportunità di lavoro legate ad attività turistiche, escursionistiche ed enogastronomiche.
Per godere a pieno di un viaggio a piedi o in mountain bike, come la Via degli Dei, e soprattutto evitare il più possibile eventuali inconvenienti, è necessario partire con una buona preparazione e organizzazione.
Innanzitutto, bisogna tenere conto che si tratta di un cammino lungo 130 chilometri con un dislivello che raggiunge anche i 5000 metri, per cui è necessaria una buona preparazione fisica, che permetta di sopportare la fatica di camminare o pedalare per più giorni. Inoltre, è fondamentale prenotare le strutture in cui si intende alloggiare e avere sempre con sé una buona carta escursionistica o una guida ed eventualmente l’app con le tracce GPS, tenendo conto che in alcuni punti potrebbero esserci difficoltà di connessione alla rete e che le batterie del cellulare potrebbero scaricarsi velocemente. Per quanto riguarda la cartografia e le guide, si possono acquistare direttamente sul sito ufficiale della Via degli Dei oppure nelle migliori librerie e online.
Durante il viaggio, è bene sempre partire nelle prime ore del mattino, indossando un abbigliamento comodo e adeguato alla stagione, e portando con sé dei bastoncini da nordic walking, che possono essere utili per distribuire il peso mentre si cammina. Ovviamente, conviene sempre tenere conto delle previsioni meteo e soprattutto informare amici e parenti del proprio percorso. Inoltre, nello zaino non devono mai mancare una borraccia per l’acqua, qualche spuntino energetico e tutto ciò che può servire per proteggere indumenti e oggetti dall’umidità, come un coprizaino e sacchetti ermetici. Le scarpe e le calze devono essere comode e adatte a camminare per più giorni.
Non bisogna mai dimenticare che si sta attraversando un ambiente naturale, per cui è fondamentale applicare comportamenti che non danneggino i luoghi e gli animali, come accendere fuochi o abbandonare i rifiuti. Chi viaggia con i cani, dovrà tenerli al guinzaglio o con la pettorina, e seguire sempre i sentieri ufficiali segnalati.
Infine, è indispensabile abbandonare totalmente la fretta e godersi il viaggio, regalandosi momenti di relax e svago, o qualche fotografia per portare con sé un ricordo che sia indelebile.
La Via degli Dei è un percorso che può essere modulato a tappe, in base al tempo a disposizione e alle proprie attitudini. L’importante è camminare o pedalare, godendo il più possibile delle bellezze dei luoghi, della loro storia e del contatto con la natura e le persone.
Il punto di partenza, o arrivo, è la grande Piazza Maggiore di Bologna, un luogo assolutamente straordinario. Dopo aver percorso un tratto in centro città, si può salire verso il Santuario della Beata Vergine di San Luca, utilizzando il portico più lungo del mondo.
Lasciata Bologna, ci si sposta verso Casalecchio di Reno e, costeggiando il fiume Reno, si può raggiungere l’Oasi Naturalistica di San Gherardo, un luogo di tutela ambientale davvero affascinante. Proseguendo, si può arrivare fino alle pendici del Monte Adone, dalla cui cima si gode di un panorama spettacolare.
Andando in direzione Monte dei Cucchi, si possono trovare le prime tracce della strada romana e superare il confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Il tracciato attraversa bellissimi boschi di faggi, enormi distese verdeggianti e antiche fornaci di calce, fino ad arrivare al cimitero germanico più grande d’Italia al Passo della Futa, che accoglie più di 30.000 salme di soldati tedeschi deceduti durante la guerra in territorio italiano. La strada continua tra salite e discese, e merita sicuramente fare una piccola deviazione per visitare la Pieve di Sant’Agata e i musei d’arte sacra e civiltà contadina.
Sulla strada verso Bivigliano, dove sorge un antico convento, si incontrano la bellissima villa medicea di Cafaggiolo, il Castello di Trebbio e la Badia del Buonsollazzo, un’abbazia del XI secolo, attualmente abbandonata, sulla cui facciata spicca lo stemma mediceo.
Una volta superato il Passo della Catena, il paesaggio diventa incantevole, tra panorami straordinari e prati su cui fioriscono migliaia di orchidee selvatiche. In breve tempo, si arriva a Fiesole, l’antica città fondata dagli Etruschi e procedendo verso Firenze, non si può non notare il Monte Cereri, da cui Leonardo tentava di collaudare le sue macchine per il volo nel XVI secolo.
Infine, si entra a Firenze, oltrepassando il ponte sul fiume Mesola, per concludere il viaggio nella splendida Piazza della Signoria.
Come per molti altri cammini, anche la Via degli Dei ha il suo passaporto, chiamato “La Credenziale”. Ogni struttura convenzionata potrà apporre il proprio timbro personalizzato, allo scopo di confermare il cammino compiuto. Una volta terminato il percorso, ci si può recare presso uno dei punti autorizzati per richiedere il souvenir ufficiale della Via degli Dei. La registrazione è importante anche per migliorare il cammino con l’analisi dei visitatori e delle tracce geografiche, in modo da tenere costantemente sotto controllo l’intero tragitto e le esigenze di chi lo percorre.
La Via degli Dei è un cammino ancora poco conosciuto, ma sicuramente può regalare grandissime emozioni per la bellezza dei suoi paesaggi e il valore storico di tanti luoghi che vengono attraversati dal suo percorso.
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