La sostenibilità alimentare si basa su un tipo di alimentazione particolarmente attenta nella scelta di prodotti a basso impatto ambientale, provenienti da produzioni agricole biologiche ed ecocompatibili, ma soprattutto di qualità, e in grado di soddisfare la crescente richiesta di cibo da parte della popolazione mondiale attuale e futura.
Uno stile di vita e di consumo virtuoso, il cui scopo è contrastare gli effetti devastanti, causati dalle grandi produzioni alimentari sui territori e sulla vita di milioni di persone, costrette a convivere quotidianamente con la fame e la malnutrizione.
La sostenibilità alimentare è un sistema di produzione e consumo, che intende garantire la corretta quantità e qualità di cibo a tutti gli abitanti della Terra senza compromettere gli equilibri naturali e la biodiversità, riducendo gli sprechi e ottimizzando i processi produttivi sia dal punto di vista ambientale sia sociale.
Un nuovo modello produttivo e commerciale che mette in primo piano il controllo delle risorse idriche ed energetiche, la riduzione della deforestazione e delle emissioni di gas serra, e il contrasto all’impoverimento dei terreni e alle disuguaglianze sociali, causate dalle diverse possibilità di accesso al cibo da parte delle comunità locali.
Si tratta di una sfida globale, che richiede una programmazione e un coordinamento a livello mondiale. Un’azione congiunta che ha già visto qualche passo avanti, grazie all’azione delle Nazioni Unite e alla definizione degli obiettivi comuni dell’Agenda 2030.
I principi fondanti della sostenibilità alimentare sono sostanzialmente tre: la promozione di un consumo alimentare più responsabile, la riduzione degli sprechi e la valorizzazione della sicurezza alimentare con una distribuzione più equa delle risorse e la garanzia del diritto alla salute in ogni parte del mondo.
I governi e le istituzioni internazionali hanno il compito di fornire le linee guida per favorire un’alimentazione più sostenibile e responsabile, ma il vero cambiamento non può attuarsi se i singoli cittadini non vengono informati e incentivati a compiere scelte più consapevoli nella vita di tutti i giorni.
A tale scopo, la FAO ha stilato una lista di semplici suggerimenti applicabili quotidianamente per migliorare il rapporto con il cibo e renderlo una fonte di sviluppo importante:
Inoltre, è indispensabile promuovere l’accesso alle informazioni da parte dei consumatori, investire nelle nuove tecnologie e monitorare costantemente la filiera, in modo da renderla sempre più efficiente e ottimizzata dal punto di vista della qualità dei processi.
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