Forest Bathing: quando gli alberi donano benessere

Gli alberi sono una risorsa preziosa, perché grazie a loro possiamo respirare, scaldarci, arredare le nostre case e godere della loro bellezza in ogni stagione dell’anno, ma da qualche anno si è scoperto che possono anche essere terapeutici e aiutare nella cura di diversi disturbi fisici e psichici. Un nuovo rimedio naturale, chiamato Forest Bathing, Forest Therapy o Nature Therapy sta sempre più prendendo piede anche in Italia con percorsi dedicati e grandi benefici a livello emotivo e psicologico.

Non si tratta solo di abbracciare gli alberi o fare attività sportiva nei boschi, ma di una vera pratica terapeutica, che prevede la contemplazione della natura e l’applicazione di particolari tecniche di respirazione con significativi effetti benefici su tutto il corpo.

Praticare il Forest Bathing per ritrovare il proprio equilibrio psicofisico

Il Forest Bathing nasce in Giappone negli anni Ottanta con il nome di Shinrin-Yoku, ovvero “Bagno di Foresta”. Si tratta di un vero “bagno” nella quiete dei boschi, che aiuta a combattere lo stress, regolare il battito cardiaco e la pressione arteriosa, e prevenire alcune malattie. Una vera e propria pratica di medicina preventiva, che alcuni studiosi ritengono estremamente efficace. Infatti, in base a diversi studi, condotti negli ultimi anni in tutto il mondo, sembra che trascorrere alcune ore tra i boschi, in modo continuo e regolare, possa rafforzare le difese immunitarie del nostro organismo e prevenire alcune malattie, anche gravi. Per questi motivi, il governo giapponese promuove, da circa quarant’anni, la diffusione del Forest Bathing, ritenendolo una vera cura preventiva al pari di altri rimedi naturali.

Si calcola che in Giappone circa 5 milioni di persone pratichino il Forest Bathing regolarmente e, grazie ai suoi evidenti benefici, questa pratica si sta diffondendo gradualmente in altre parti del mondo, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, dove si sta sempre più sviluppando in Italia e in Germania, grazie all’immenso patrimonio boschivo disponibile in queste aree.

È necessario tenere conto che, la maggior parte delle persone trascorre l’80% del proprio tempo in ambienti chiusi, come case e uffici, ma gli esseri umani sono geneticamente progettati per vivere all’aperto e a contatto con la natura. Questo sbilanciamento verso una vita sedentaria e lontana dagli ambienti naturali ha effetti negativi su molte parti del nostro organismo e riduce la capacità del sistema immunitario di produrre le “cellule killer”, necessarie per la prevenzione di molte malattie virali e della crescita di cellule tumorali. Pertanto, immergersi in spazi all’aperto, dove riprendere contatto con la natura agisce in modo assolutamente positivo su tutto l’organismo. In particolare, è stato dimostrato che le sedute di Forest Bathing abbassano i livelli di cortisolo, detto anche “ormone dello stress”, diminuiscono la frequenza cardiaca con un conseguente miglior controllo della pressione arteriosa e degli zuccheri nel sangue, mentre dal punto di vista psicologico, riducono il rischio di depressione e stimolano la creatività.

Il merito principale di questi effetti benefici è della migliore ossigenazione del sangue, che si ottiene camminando nei boschi, ma anche dei monoterpeni, sostanze aromatiche prodotte dalle foglie degli alberi, e dei fitoncidi, oli essenziali volatili rilasciati dal legno delle piante per difendersi dai parassiti. Oltre a ciò, si è scoperto che gli alberi emettono campi bio-elettromagnetici affini a quelli umani, che donano energia e vitalità. Più il bosco è vario, più il campo bio-elettromagnetico può avere effetti positivi su tutto il corpo, perché ogni pianta emette una particolare frequenza con intensità differenti. Ad esempio, il tiglio è particolarmente indicato per aiutare il sistema nervoso, linfatico e per le mucose, mentre il faggio presenta maggiori affinità per la prostata, le ovaie, il sistema cardiocircolatorio e l’intestino tenue.

Dove praticare il Forest Bathing

Nel corso di pochissimo tempo, ovunque nel mondo sono nati percorsi specifici per chi vuole avvicinarsi e praticare il Forest Bathing. Ormai sono innumerevoli le associazioni, le case di cura, i laboratori e i centri per gli anziani che propongono itinerari attraverso cui sperimentare i benefici di questa pratica preventiva.

Per iniziare sono necessarie un paio di scarpe comode e un bosco in cui immergersi, ma, almeno all’inizio, è fondamentale seguire anche le indicazioni di esperti, in grado di spiegare le tecniche di respirazione, a cui si possono aggiungere esperienze tattili, come camminare a piedi nudi, toccare le cortecce o abbracciare i tronchi.

In Italia, anche in alcune grandi città, sono stati creati dei veri “healing gardens”, ovvero degli spazi naturali a disposizione di chi desidera immergersi nella natura per recuperare forza e godere dell’azione terapeutica degli alberi. Gli “healing gardens” sono dei giardini che curano l’uomo, semplicemente ritrovando la propria dimensione più naturale.

A Roma si può vivere questa esperienza nei Giardini di Piazza Vittorio, mentre a Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno, è stato creato il primo Giardino Bioenergetico d’Italia, dove si può passeggiare tra palmizi e agrumeti appositamente piantati per le loro azioni terapeutiche e balsamiche. In provincia di Bologna, le persone con disabilità fisiche e psichiche possono usufruire del Giardino Accessibile e Terapeutico di Corte Roncati, uno spazio verde con stimolazioni multisensoriali e materiali ecologici, con aree dedicate al rilassamento e al benessere psico-fisico attraverso la collocazione di piante appositamente selezionate. Ci sono anche “healing gardens” legati a strutture sanitarie, come il Giardino degli Abbracci dell'Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo di Milano, la RSA Saccardo di Milano, o il Giardino Alzheimer alla Casa protetta Cisa di Mirandola, in provincia di Modena.

Esistono anche dei percorsi escursionistici, in cui è possibile praticare il Forest Bathing, durante un soggiorno o una vacanza. In Alto Adige, sull’Altipiano del Renon e a pochissima distanza da Bolzano, è possibile affidarsi ad alcune guide alpine esperte in “escursioni balance”, passeggiate studiate appositamente per ritrovare il proprio equilibrio, mentre nel vicino Trentino, a Fai della Paganella, è stato creato il Parco del Respiro, con quattro itinerari tematici, tra abeti rossi, pini silvestri, acqua e faggi.

È inoltre possibile praticare il Forest Bathing all’interno dell’Oasi Zegna, un grande parco naturalistico sulle colline biellesi. Si possono percorrere tre differenti sentieri, unici per il loro genere e le peculiari caratteristiche biologiche delle piante presenti sul percorso.

Il Forest Bathing è una pratica adatta a tutti, soprattutto quando è necessario rigenerarsi e recuperare energie utili per affrontare le fatiche quotidiane. Gli esperti consigliano di immergersi nel bosco per almeno quattro ore al giorno per tre giorni consecutivi, tra camminate e soste lungo il sentiero, per ottenere benefici duraturi sul proprio sistema immunitario, oppure, se si ha meno tempo, percorrere cinque chilometri in quattro ore per contribuire in modo significativo al proprio benessere psico-fisico.

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