Le api in città per aiutare l’ambiente e la biodiversità

Le api in città sono utili e necessarie, perché sono eccellenti indicatrici dello stato di salute dell’ambiente che ci circonda, della qualità dell’aria e della presenza di sostanze inquinanti e nocive.

In molte grandi metropoli, come New York, Berlino, Parigi e Londra, le arnie sono state introdotte nel tessuto urbano da molti anni con ottimi risultati, sia perchè forniscono moltissime informazioni utili, sia perché sono un ottimo stimolo per sviluppare progetti di aggregazione e comunità tra i cittadini.

In Italia, alcune grandi città, tra cui Bologna, Bolzano, Torino, Milano, Potenza e Bari, stanno portando avanti da qualche anno un attento monitoraggio della situazione delle api nelle aree urbane per rilevare residui di pesticidi e metalli pesanti, con esiti davvero molto incoraggianti.

La presenza delle api in città ha anche una finalità educativa per i cittadini, i quali possono diventare maggiormente consapevoli dell’impatto delle proprie scelte di vita quotidiane sull’ambiente, partecipando attivamente al monitoraggio e alla salvaguardia della salute di tutti.

Qual è il ruolo delle api in città?

Innanzitutto, non bisogna dimenticare che il lavoro delle api è fondamentale per la conservazione della biodiversità e degli ambienti naturali, anche in città, ma soprattutto che dal loro intenso lavoro dipende gran parte del cibo che consumiamo e la nostra salute, oltre alla nostra stessa sopravvivenza sul Pianeta.

Dal punto di vista scientifico, le api in città vengono monitorate principalmente per raccogliere dati interessanti sullo stato della biodiversità, attraverso il controllo delle fioriture nei parchi e nelle aree verdi, dove è indispensabile che venga garantita l’impollinazione delle piante.

Inoltre, sono preziose perché aiutano a misurare in modo costante la qualità dell’aria e dei valori atmosferici con un’efficienza anche superiore alle centraline più tecnologiche, coprendo aree molto estese e con grande precisione, grazie alla raccolta di piccolissimi campioni di polline, propoli e acqua, fondamentali per la ricerca e la misurazione del loro apporto sull’ecosistema.

A questo scopo sono nate tantissime importanti collaborazioni tra Università, Enti, associazioni e città metropolitane come ad esempio il progetto “Apincittà” che coinvolge l’Arma dei Carabinieri e Roma Capitale, allo scopo di monitorare la qualità dell’aria e la biodiversità in tutta l’area urbana.

Cosa si può fare per salvare le api in città?

Se si vuole avvicinare i cittadini al mondo delle api in città, è necessario sfatare alcuni miti, che ancora persistono nell’immaginario collettivo, come ad esempio il fatto che siano pericolose o che il miele prodotto in ambienti urbani sia inquinato e non possa essere consumato normalmente. 

Le api convivono con l’uomo da milioni di anni e sono perfettamente compatibili con la nostra presenza. Infatti, si tratta di insetti totalmente innocui e non aggressivi, che pungono solamente quando avvertono un pericolo reale che potrebbe mettere a rischio l’intero alveare. Di solito, le api sono più docili quando sciamano, perché il loro addome è pieno di cibo, mentre nei pressi dei nidi tendono a mettersi sulla difensiva per proteggere l’ape regina e le altre api. È comunque sempre bene usare un po’ di cautela e non tentare di rimuovere i nidi da soli, ma chiedere l’intervento di un apicoltore esperto che saprà quali comportamenti adottare per evitare di essere punti.

Per quanto riguarda la bontà del miele prodotto dalle api in città, secondo studi scientifici e analisi, sarebbe anche di qualità superiore rispetto a quello prodotto nelle zone rurali, perché nelle campagne ormai si fa larghissimo uso di sostanze chimiche a causa delle monocolture e dell’agricoltura intensiva. Paradossalmente, nel tessuto urbano le api possono trovare maggiore biodiversità e cibo di qualità, che in campagna ormai tende a scarseggiare. Inoltre, le  api in città sono in grado di selezionare il nettare che raccolgono con grande precisione e, di conseguenza, riescono a produrre un miele decisamente più sano e buono.

In Italia, da qualche anno è possibile installare una propria arnia in città se si dispone di un terrazzo o di uno spazio verde adeguato. È necessario ottenere l’autorizzazione da parte delle autorità e rispettare le distanze previste dai confini di altre proprietà e strade.

Oltre alla produzione del miele, si può partecipare attivamente al monitoraggio ambientale, attraverso appositi kit, che comprendono cassette di rete, dove raccogliere le api morte, che verranno analizzate dagli esperti, istruzioni su come raccogliere, conservare e analizzare i campioni. 

Gli apicoltori alle prime armi vengono supportati da un team di volontari ed esperti, al fine di aiutarli nella gestione delle arnie e del monitoraggio.

Attraverso la verifica della mortalità delle api in città, dalla loro analisi e dai prelievi di miele fresco è possibile verificare la presenza di oltre 10 metalli pesanti nell’ambiente e di 400 pesticidi, tra cui il pericoloso glifosato, spesso utilizzato in agricoltura. Queste osservazioni sono fondamentali per valutare lo stato di salute dell’ambiente e possibili rimedi nel breve e nel lungo termine.

Inoltre, grazie alla costante formazione e al supporto di esperti, la comunità cittadina può diventare davvero parte attiva nel processo di salvaguardia e protezione dell’ambiente con la consapevolezza che ogni azione quotidiana può portare benefici e un importante apporto al cambiamento verso un futuro più sostenibile.

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