Le Langhe: un territorio da scoprire con lentezza

Le Langhe sono uno dei territori più suggestivi e affascinanti del Piemonte, tanto da essere stati inseriti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 2014, insieme al Monferrato e al Roero, per gli splendidi paesaggi vitivinicoli e la conformazione unica del loro territorio.

Un insieme variegato di dolci rilievi, vigneti e borghi storici da scoprire con lentezza, soffermandosi ad assaporare la bontà di un’infinita varietà di eccellenze enogastronomiche e l’atmosfera sempre incantevole e fiabesca dei piccoli paesi, quasi sospesi sulle pendici delle colline tra castelli, torri d’avvistamento e opere d’arte antica e contemporanea.

Dove si trovano le Langhe?

Abitate sin dal neolitico da diverse popolazioni celto-liguri e successivamente dominate dai romani e dalla nobile famiglia degli Aleramici fino agli inizi del Novecento, le Langhe coprono un’ampia parte del Basso Piemonte, compresa tra le province di Asti e Cuneo e delimitata dal corso dei fiumi Tanaro, Belbo e Bormida.

Una meta ideale per le gite fuori porta, per un fine settimana all’insegna del romanticismo o, anche, per una vacanza di qualche giorno da trascorrere in completo relax e a contatto con la natura, tra paesaggi raccontati da alcuni dei più importanti letterati italiani del Novecento, tra cui Cesare Pavese e Beppe Fenoglio.

Oggi in quest’area del Piemonte si producono alcuni dei vini più conosciuti e apprezzati al mondo, come il Barolo e il Barbaresco con un grande investimento nella riqualificazione dei territori e dei centri abitati, che sono diventati il fulcro di un’offerta turistica molto interessante e incentrata sul turismo sostenibile e responsabile.

Perché le Langhe si chiamano così?

L’etimologia del nome “Langhe”, che in piemontese significherebbe “colline”, non è tuttora del tutto chiara.

A partire dal X secolo, questo territorio del Basso Piemonte veniva identificato come “Langarum” e nel 1300 Iacopo d'Acqui lo descriveva come «in muntibus Albe, ubi dicitur Langhe», ma secondo il filologo e linguista Dante Olivieri, il termine “langhe” potrebbe derivare dalla parola lombarda “lanca”, mentre secondo gli studi condotti da Giulia Petracco Sicardi il toponimo si potrebbe accostare al termine ligure “langates”, che probabilmente corrispondeva ai castelli o ai luoghi abitati dalle popolazioni originarie della vicina Liguria.

In tempi più moderni, l’archeologo Nino Lamboglia ha invece ipotizzato un’origine non indoeuropea, facendo riferimento a “lanka” con un probabile significato di “conca, avvallamento o zona collinare”, da cui sarebbero nati anche alcuni nomi di città, come ad esempio l’antica città portoghese di Langobriga.

Quali sono i posti più belli da visitare nelle Langhe?

“Andare per Langa” come dicono i piemontesi è sicuramente un’esperienza emozionante da fare almeno una volta nella vita e soprattutto se si apprezzano la buona tavola, il buon vino e la vita semplice e autentica delle zone rurali, ma anche la meraviglia di un patrimonio artistico e culturale d’immenso valore.

  1. Alba

    Non si può dire di aver visto le Langhe senza aver visitato la bellissima città di Alba, la vera capitale delle Langhe. Una località molto piacevole e dalle mille sfaccettature, che la rendono la meta preferita di tantissimi turisti provenienti da ogni parte del mondo.
    Alba è città del gusto per eccellenza con i suoi tartufi e le sue numerose specialità, tra cui i tajarin, la bagna cauda, il fritto misto alla Piemontese e l’immancabile Finanziera, un piatto ricco e gustoso, che in passato ha deliziato il palato di teste coronate e importanti personaggi storici come Camillo Benso Conte di Cavour.

  2. Barolo

    Il piccolo paesino di Barolo è il regno del buon vino e dell’enologia piemontese. Immerso in un panorama davvero incantevole, spicca tra le colline per il suo Castello, dove vissero i Marchesi Falletti di Barolo e Silvio Pellico. Per lungo tempo, qui si sono sperimentate le migliori tecniche di vinificazione, allo scopo di ottenere un vino che fosse unico nel suo genere e di qualità assolutamente ineguagliabile.
    Oggi, la storia di questa lunga tradizione si può ripercorrere nelle sale del Museo del Vino e nelle innumerevoli cantine ed enoteche storiche, dove le usanze antiche si mescolano a innovazione e originalità.

  3. Neive

    Il borgo di Neive, circondato da una corona di colline e vigneti, è da molti anni entrato a fare parte dei Borghi Più Belli d’Italia, un riconoscimento che premia le proposte turistiche virtuose nei piccoli centri abitati, ma anche i progetti di promozione, valorizzare e salvaguardia dei patrimoni storici, artistici, naturalistici e culturali del nostro Paese.
    Il centro storico di Neive è un continuo susseguirsi di palazzi storici eleganti e di chiese barocche, ma anche di piccole botteghe artigiane e di ristoranti tipici, in cui assaporare vere delizie del territorio e ottimi vini, tra cui il famoso Barbaresco e il dolce Moscato.

  4. Monforte d'Alba

    Una delle mete più apprezzate e assolutamente immancabili in una gita fuori porta o un itinerario nelle Langhe è sicuramente Monforte d’Alba. Negli ultimi anni, la graziosa cittadina langarola è diventata uno dei punti di riferimento per gli eventi musicali più importanti del Piemonte, tra cui “Monforte in Jazz”, che si tiene nella bellissima piazza centrale e accoglie ogni anno musicisti di fama internazionale.
    Il centro storico di Monforte d’Alba, in cui sono conservati edifici dalla storia millenaria, è un perfetto mix di arte e cultura, ma anche di sapori autentici della cucina tradizionale piemontese, dove i piatti si abbinano alla perfezione con i migliori vini del territorio.

  5. Cherasco

    L’incantevole Cherasco è la patria indiscussa dell’elicicoltura. Un allevamento davvero particolare che qui si è diffuso enormemente, grazie alla conformazione del territorio e alle condizioni climatiche, particolarmente favorevoli per questo tipo di attività.
    Un po’ decentrata rispetto agli altri centri abitanti delle Langhe, Cherasco ha conservato un elegante centro storico, ricco di edifici e architetture antiche, ed è un vero punto di riferimento per le gallerie d’arte, per l’antiquariato e per la cucina a base di lumache.

  6. Big Bench Project: le Panchine Giganti delle Langhe

    Il Big Bench Project è nato da un’idea del designer Chris Bangle. Un progetto originale, che intende promuovere le bellezze del territorio da un punto di vista curioso e insolito.
    La prima panchina, alta all’incirca due metri e mezzo, è stata installata a Clavesana, ma subito dopo ne sono comparse altre e ora si possono trovare praticamente ovunque in Piemonte e anche nelle regioni limitrofe per la gioia dei moltissimi visitatori di tutte le età, che si recano nelle Langhe.

Cosa si mangia nelle Langhe: prodotti tipici ed eccellenze enogastronomiche

È inutile dirlo, nelle Langhe si mangia benissimo, tanto e soprattutto buono!

Il simbolo di questo territorio è senza dubbio il Tartufo Bianco d’Alba, profumato e pregiatissimo, ma non si può di certo rinunciare a una buona porzione di bagna cauda e uno squisito antipasto a base di vitello tonnato e insalata russa alla piemontese.

Tra i formaggi sono imperdibili la Robiola di Roccaverano DOP, il Raschera DOP, il Murazzano e il Bra, mentre sono obbligatoriamente da assaggiare i tajarin, gli agnolotti del plin, la salsiccia di Bra, la carne all’Albese, il Brasato al Barolo e, naturalmente, la Finanziera e il Gran Bollito Misto, piatti ricchi e nobilissimi della tradizione piemontese.

Per finire un pasto succulento, non possono mancare il bunet, la torta alle nocciole, preparata esclusivamente con le migliori Nocciole Gentili del Piemonte I.G.P. e un dolce pezzettino di torrone bianco d’Alba.

Infine, i grandi vini delle Langhe sono un eccellente accompagnamento per tutte le pietanze, dal fresco Moscato, al Barolo e al Barbaresco, più corposi e adatti ai piatti di carne e ai brasati.

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Pubblicato in: Piemonte

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