Turismo di comunità: cos'è e come praticarlo

Il turismo di comunità è una delle molteplici declinazioni del turismo sostenibile e responsabile, ed è importante, perchè restituisce alle comunità locali il ruolo fondamentale nella gestione, nella promozione e nella valorizzazione dei territori, dei patrimoni e delle attività turistiche. 

Si tratta di un modello di sviluppo sostenibile che si propone di favorire innanzitutto la crescita culturale, economica e sociale delle popolazioni che vivono nelle aree rurali e in quelle considerate più marginali, ampliando la conoscenza delle loro risorse naturali, culturali e umane, e in secondo luogo di migliorare l’accoglienza turistica con offerte e progetti innovativi e originali.

Cos'è il turismo di comunità?

Sebbene non si possa dare un’unica definizione di turismo di comunità, sono molti gli elementi che lo caratterizzano e lo rendono un’esperienza unica e molto interessante.

Innanzitutto, il turismo di comunità nasce dalla volontà delle comunità locali di sentirsi coinvolte e protagoniste nella pianificazione, nella coordinazione e nel controllo delle attività turistiche sul territorio, a partire dalle strutture ricettive fino alla gestione del patrimonio naturalistico.

A partire dagli anni Novanta, il turismo di comunità inizia a svilupparsi anche in Italia, in particolare nelle zone montane dell’Emilia-Romagna, dando vita a iniziative diffuse sul territorio, come la cooperativa Briganti di Cerreto, un piccolo borgo di montagna, rinato grazie alla riqualificazione degli ambienti circostanti e alla volontà di riscoprire e recuperare le tradizioni locali, come la produzione di farina di castagne, creando nuovo reddito e opportunità di lavoro per i residenti.

La località di Cerreto è così diventata un punto di riferimento e un esempio per altre realtà ed è stata premiata dalla Commissione Europea per essere una delle 20 esperienze turistiche più originali, innovative e interessanti d’Europa. Da questa prima iniziativa, ne sono nate molte altre, tra cui la cooperativa Valle dei Cavalieri nel borgo di Succiso, premiata dall’UNWTO come eccellenza mondiale nell’innovazione d’impresa in ambito turistico.

L’obiettivo principale del turismo di comunità è, infatti, favorire il benessere della popolazione locale, che attraverso una distribuzione più equa dei benefici economici derivanti dal turismo, può reinvestire le sue risorse in nuovi progetti di interesse collettivo, ad esempio nell’ambito della salute, dell’educazione e della salvaguardia e protezione dell’ambiente.

Inoltre, il turismo di comunità propone un modello sostenibile e virtuoso dal punto di vista ambientale, sociale e culturale, perché le sue offerte rispettano pienamente la natura, le tradizioni e le strutture sociali della comunità ospitante, cercando di minimizzare al massimo gli impatti negativi dell’accoglienza e dell’ospitalità sul territorio.

Infine, il turismo di comunità è un vero turismo esperienziale, che offre al visitatore l’opportunità di entrare in contatto diretto con la realtà locale, condividendo momenti di vita quotidiana e scambiando conoscenze e emozioni.

Quali sono i benefici del turismo di comunità?

I benefici del turismo di comunità sono davvero numerosi, sia per le comunità locali, che possono promuovere direttamente le proprie bellezze, creando un circuito di attività ricettive, commerciali ed economiche molto vantaggiose, sia per i visitatori, che non ricoprono il ruolo di semplici spettatori, ma diventano il motore stesso dell’offerta turistica in tutte le sue forme.

Di seguito, vediamo nel dettaglio, quali sono i principali vantaggi del turismo di comunità per le popolazioni ospitanti e per i turisti:

Per le comunità locali

  • Il turismo di comunità è una fondamentale fonte di reddito alternativa o complementare, che si affianca alle attività tradizionali e contribuisce concretamente a migliorare le condizioni di vita degli abitanti, evitando che le aree rurali o marginali si spopolino e vengano abbandonate.
  • Il turismo di comunità è anche un’occasione imperdibile per promuovere la valorizzazione e la conservazione delle proprie risorse naturali, culturali e umane da proporre ai visitatori, che così possono imparare a riconoscerle e apprezzarle.
  • Il turismo di comunità offre alle comunità locali la possibilità di avere maggiore consapevolezza del proprio valore sociale e culturale e di aprirsi e dialogare con altre realtà, arricchendo la propria visione del mondo e favorendo lo sviluppo di relazioni e interazioni solidali e durature.

Per i turisti

  • il turismo di comunità è una delle esperienze turistiche più autentiche e vicine alla realtà quotidiana dei luoghi visitati, perchè consente di conoscere profondamente e senza alcun filtro, una realtà diversa dalla propria, apprendendo aspetti storici, culturali ed ecologici del territorio.
  • il turismo di comunità è anche un’esperienza umana, emotiva ed emozionale, che permette di entrare in relazione con le persone del luogo, condividendo momenti di vita comunitaria e quotidiana, scambiando conoscenze, esperienze ed emozioni.
  • Non da ultimo, il turismo di comunità è un modo responsabile e consapevole per contribuire concretamente alla crescita e al benessere delle comunità locali e alla salvaguardia dei patrimoni naturalistici, culturali, storici e artistici del luogo di destinazione.

Come praticare il turismo di comunità?

 In Italia e in molte altre parti del mondo, il turismo di comunità si sta gradualmente diffondendo, anche grazie ad associazioni, cooperative e organizzazioni, come AITR, che lo promuovono e cercano di facilitare la nascita di nuovi progetti sostenibili e responsabili.

Ancora prima di partire, è sempre bene informarsi sulle caratteristiche del luogo e della comunità ospitante, sulle regole di comportamento e sulle norme sociali, in modo da evitare incomprensioni e adottare sempre un atteggiamento rispettoso, curioso e mai troppo invadente nei confronti delle persone e dell’ambiente.

Una volta sul posto, è essenziale partecipare attivamente alle attività proposte dalle comunità locali, mostrandosi interessati e aperti alla creazione di nuove relazioni, creando legami di amicizia e solidarietà r contribuendo economicamente al benessere degli abitanti locali, ad esempio acquistando prodotti e servizi a chilometro zero o sostenendo progetti di equità sociale.

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Il bellissimo Villaggio Ecologico di Granara del cofanetto regalo Soggiorno Responsabile, consente di vivere a stretto contatto con la comunità locale in un perfetto equilibrio tra attività umane e natura. Un vero paradiso per chi desidera sperimentare stili di vita ecologici e immergersi totalmente in un ambiente autentico e genuino.

A pochi chilometri da Asti, si trova invece La Corte di Gerardo del box Italia da Scoprire. Un’azienda agrituristica nata dall’idea di recuperare una struttura storica e offrire ai turisti la possibilità di conoscere da vicino la realtà del Monferrato e le sue tradizioni.

Infine, se vuoi ritrovare le atmosfere suggestive di un borgo storico totalmente recuperato, non puoi che scegliere l’agriturismo Montagna Verde dell’idea regalo EcoVacanze da Oscar, ricavato in una torre d’avvistamento circondata da castagneti a cui si è aggiunto, nel tempo, l’incantevole borgo di Apella, oggi trasformato in un albergo diffuso tra abitazioni medievali e antiche tradizioni locali.

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